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AAA Pendolare cerca lavoro a Minturno, per poter crescere i propri figli nel luogo che ama

Ho viaggiato con loro tutte le mattine, e tutte le sere, per quasi vent’anni.

Sono uno di loro.

Siamo in gran parte professionisti stimati nei nostri posti di lavoro per la nostra efficienza, con curriculum da far invidia a moltissimi.  Siamo bravi insegnanti che si fanno amare dai propri alunni ed apprezzare dai colleghi. Siamo valorosi impiegati con coefficienti di produttività quasi “giapponesi”, nonostante le 4 ore e mezza “perse” in treno (+ ritardi).  Siamo militari, mercatari, funzionari di ministero, imprenditori, informatici, tecnici, operai.  Sicuramente  siamo tra le persone che amano di più il nostro territorio, poiché facilmente avremmo potuto trasferire la nostra dimora altrove, ma abbiamo scelto di stare nel luogo che amiamo, nonostante tutto e nonostante tutti.

Eppure un lavoro per noi pendolari, qui a Minturno non c’è.

Non c’è perché il lavoro manca, e quel poco che c’è è riservato ai raccomandati, a chi lo ha ereditato,  o ai pochi coraggiosissimi che hanno osato avviare una attività dalle nostre parti senza incentivi (avendo spesso il “cuscino” di mamma e papà sempre pronto ad ammorbidire eventuali  fiaschi, oppure la disperazione di chi non ha nessun’altra alternativa ).

Quel poco lavoro che non risponde a queste caratteristiche, è precario, ipersfruttato, sottopagato.

AAA Pendolare Cerca lavoro a Minturno. Ottime referenze.

 

Articolo Comparso su Minturnet il 27/07/2012

a Minturno il primato dei Disoccupati

MINTURNO — «Statistiche alla mano, le Amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli anni a Minturno, perlomeno nella politica del lavoro, hanno clamorosamente fallito».

articolo comparso sul quotidiano “il Tempo” il 04/03/2007

Questa la sintesi di un’inchiesta condotta da Alfonso Artone per conto dell’Angolo, il periodico d’informazione in distribuzione gratuita edito dal Centro Culturale Don Milani di Scauri, il cui responsabile è don Simone Di Vito, parroco di S.Albina. Con dati ricavati dall’Ancitel, dall’Istat e dai Comunisti Italiani, l’autore del servizio snocciola una serie di dati, secondo i quali Minturno, dopo Castelforte, ha la più bassa percentuale di occupati del Golfo di Gaeta. “Il Comune di Minturno -si legge nell’articolo di Artone- vanta 18.440 abitanti, distribuiti in 6070 nuclei familiari, con una media di 2,93 componenti ciascuno. Sul territorio risultano insistere 33 attività industriali, con 170 addetti (pari al 5,75% della forza del lavoro occupata), 449 attività di servizio, con 743 addetti (25,13%), altre attività di servizio con 1459 addetti (49,34%). Inoltre ci sono 54 attività commerciali con 585 addetti, pari al 19,78%. facendo un rapido conto, vuol dire che risultano occupati complessivamente 2957 individui nel nostro Comune, pari al 16,60% del numero complessivo di abitanti. Confrontando i dati con gli altri Comuni “vicini di casa” si evince che stanno tutti meglio di noi. Formia ha il 27,31% di occupati, Gaeta 25,96%, Fondi 21,46%, la piccola Spigno 20,85%, SS.Cosma e Damiano 20,79%. Sta peggio di Minturno, ma non di molto, la sol Castelforte con il 14,96%. Per comprendere meglio la situazione -prosegue Artone- va sottolineato che se Minturno avesse la medesima percentuale di occupazione di Formia, ci sarebbero 1900 posti di lavoro in più. La bassa percentuale di occupati di Minturno è davvero inquietante, anche considerando che nei 2957 posti di lavoro è incluso anche chi ha un’attività in proprio, chi è impiegato da tantissimi anni e chi lavora a Minturno ma è residente altrove.” L’inchiesta parte dalle promesse di lavoro dei politici ed è per questo che si chiude chiedendosi . Intanto, sempre dalla Parrocchia di S.Albina di Scauri, giunge la notizia che il Cardinale di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, ha ringraziato la comunità parrocchiale per l’invio della foto del presepe allestito, nelle quali erano raffigurati i lager di Auschwitz. G.C.