Archivi categoria: Politica e Società

S. Albina, il 14 Dicembre dibattito sulle orme di don Maurizio Patriciello.

“Lo Stato dovrebbe essere per noi come un padre. Ma ci ha tradito” ha ribadito in una affollatissima S.Albina don Adriano Police, parroco nella terra dei fuochi. “Per anni ci siamo autoaccusati: ma ora abbiamo imparato a diffidare di chi parla di rifiuti solidi urbani evitando di parlare di rifiuti tossici. E di chi ora chiede milioni per bonificare terre che non possono essere più bonificate.” Secondo don Adriano è fondamentale: “mappare i terreni, per capire dove e come ripartire; fare un registro dei tumori: basta un giro al Pascal per capire qual è il triangolo della morte; dialogare con le istituzioni: è snervante ma fondamentale.” Durante il dibattito l’Assessore all’Ambiente di Minturno, avv. Lepone, ha affermato: “Quando ho sentito le dichiarazioni di Schiavone,ho capito che un comunicato stampa non bastava: bisognava chiamare i Sindaci a raccolta, far firmare loro un patto. Lo abbiamo fatto, e con loro siamo andati in Procura a chiedere risposte. Ma è solo l’inizio.”

 

Articolo comparso su “l’Avvenire” del 14/12/13

Quando una Scuola chiude

Quando una scuola chiude

Ore 13:30 del 20 Dicembre: a via Balbo di Scauri suona la campanella, e circa 300 bambini della scuola elementare e dell’infanzia escono ordinatamente. Sono felici: le vacanze iniziano, la scuola chiude. Già, chiude, ma non si sa se e quando riaprirà. Vedo mia figlia avvicinarsi, trascinando lo zaino: “Papà prendilo tu, è troppo pesante. La maestra ci ha detto di portare via tutte le cose che avevamo nell’armadietto”, dice. “Sembra uno sfratto”, penso subito. Mi volto: la Chiesa di S. Albina sembra assistere tristemente. Qualche giorno prima i ragazzi si erano radunati lì per pregare in attesa del Natale. Nella piazza adiacente un gruppetto di genitori discute animatamente, mentre una nonna con in mano il nipotino entrano nel vicino supermercato per una fugace spesa. Allungo lo sguardo e vedo il panificio, dove ogni mattina una folla di bambini compra la “pizzetta”, e più in là la cartolibreria, la cui attività invernale è in gran parte legata alla scuola. Ma come si è arrivati a tutto ciò? Le voci sull’ipotetica pericolosità dell’edificio scolastico circolano da tempo ma di recente sono diventate pressanti, a seguito delle richieste della dirigente scolastica e dell’opposizione consiliare. Per fare chiarezza, il Comune ha incaricato un tecnico per fare verifiche approfondite, oltre quelle previste dalla legge, ma ciò comporterà la chiusura temporanea del plesso. Forti sono state le proteste dei genitori per i conseguenti disagi: alcuni hanno manifestato, altri si sono recati nella sala consiliare dove sono state decise le sorti della scuola. Le classi verranno momentaneamente distribuite tra 4 plessi presenti sul territorio, con trasporto a carico del Comune: il tutto in attesa della fine delle verifiche, che dovrebbe avvenire entro l’anno. Ce lo auguriamo davvero, perché la chiusura e lo smembramento della comunità scolastica al centro di Scauri non è solo un problema logistico ma ha soprattutto forti ricadute sul tessuto sociale ed economico di tutto il territorio.

 

Articolo comparso su “l’Avvenire” del 30/12/13

Femminicidio: una serie di eventi per rompere il muro invisibile dell’indifferenza.

Articolo comparso sul quotidiano “l’Avvenire” l’ 01/12/2013

di Alfonso Artone

street artist  argentina Hyuro foto di lara artone
foto di lara artone

Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’’ONU in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Dominicane Mirabal, che osarono contrastare il regime del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Purtroppo il fenomeno del femminicidio, drammaticamente attuale tra le mura domestiche e nei luoghi di lavoro, è figlio di una orribile cultura discriminatoria. A tale riguardo don Simone Di Vito, Parroco in S. Albina nonché Direttore dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro, Giustizia e pace, Salvaguardia del Creato, ha dichiarato tra l’altro: “Per scardinare il concetto di possesso e di forza, come principio fondante della società, è fondamentale il ruolo educativo della scuola e delle famiglie. Bisogna dunque abituare gli studenti sin dall’infanzia a considerare il prossimo in quanto persona, valorizzando le diversità tra uomo e donna. Anche nell’orizzonte sociale della Chiesa i ruoli vanno distribuiti in maniera equa pur salvaguardando i principi fondamentali. Vanno riconosciuti alle donne l’esercizio della possibilità di governo e ruoli chiave. D’altronde già nel Vangelo – scritto duemila anni fa in una realtà dove la donna non beneficiava di alcun diritto nemmeno elementare, ed era considerata oggetto di proprietà – leggiamo degli atti di estrema modernità da parte di Gesù il quale, contravvenendo alle leggi giudaiche, si fermava a parlare pubblicamente con le donne, creando non poco scandalo”. Numerosi gli incontri tenuti in tutta l’Arcidiocesi di Gaeta: a Fondi si è tenuto il dibattito “I fiori si coltivano, non si calpestano. Donna: un universo da rispettare”; a Castelforte, presso l’istituto “A. Fusco”, si è tenuto il dibattito organizzato dal Comune “Violenza sulle Donne”; a Gaeta il “Cantiere Democratico” in collaborazione con il Comune ha indetto il convegno Esami e interventi della legge sul femminicidio, modalità organizzative e di prevenzione sulla violenza di genere, propedeutico alla creazione di un laboratorio tra gli Istituti scolastici della provincia. La città di Formia ha proposto un cartello di iniziative e convegni. Clide Rak, Assessore allo Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro e Progetto iFormi@, ha dichiarato: “Il nostro intento è stato di favorire un percorso di eventi che congiungono il 20 novembre, giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a quella del 25. Accanto a ciò abbiamo attuato azioni concrete come l’adesione alla campagna dell’UDI, con una delibera contro i messaggi pubblicitari sessisti o violenti e promuovendo un protocollo d’intesa per contrastare il fenomeno della violenza su donne e minori, che sarà firmato da moltissimi enti ed associazioni tra cui anche la Caritas Diocesana”. Nel contesto del vasto cartello di eventi svolti ricordiamo: i convegni e dibattiti a cura della FIDAPA di Minturno Formia e Gaeta, dell’istituto Mattej, di Emergency Formia con Amnesty International e della CGIL con SPI Formia; la mostra presso la torre di Mola a cura di International Inner Wheel Clud; la presentazione del libro “Nessuna più. Quaranta scrittori contro il femmincidio”, a cura della Libreria di Margherita; e ancora: il concerto della cantante Valentina Ferraiuolo, che ha proposto brani tratti da “Volto di donna”. È stato infine scoperto il nuovo “monumento urbano” della street artist argentina Hyuro, nota nel mondo per le sue straordinarie creazioni pittoriche volte a “Rompere la prigione invisibile dell’indifferenza”