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Grande successo per l’incontro “Amministratori Giovani per politiche di Lungo Periodo”

Il Sindaco virtuoso di Frigento, coordinatore di Anci Giovane, a supporto di Gerardo Stefanelli

(MINTURNO, LT – 21 aprile 2012) –   Grande successo di partecipazione all’incontro organizzato dal circolo PD di Minturno presso l’Albergo Villa Eleonora, denominato  “Minturno 3.0 – Amministratori giovani per politiche di lungo periodo”. Special guest, Luigi Famiglietti, classe 1975, Sindaco di Frigento (Av) al suo secondo mandato e coordinatore di Anci Giovane Campania, affiancato da Alfonso Artone, candidato PD al consiglio comunale e responsabile ANCI dei Sistemi Informativi, dall’Ing. Mario di Rocco esperto in energie rinnovabili, e dall’Ing. Daniele Sparagna, coordinatore di Minturno Cambia che ha sostituito il Candidato a Sindaco Gerardo Stefanelli, bloccato a casa per problemi di salute. Stefanelli ha tuttavia inviato i suoi personali saluti ai protagonisti della giornata sottolineando l’importanza dei temi discussi, soprattutto in prospettiva della Minturno di domani.

Il Sindaco Famiglietti ha incentrato il suo intervento sulla necessità di una politica giovane, moderna e lungimirante, che utilizzi i pochi fondi a disposizione per opere infrastrutturali che possano realmente rilanciare l’economia del territorio, ed ha espresso tutto il suo convinto appoggio alla coalizione guidata da Gerardo Stefanelli. Grande apprezzamento soprattutto per il programma della coalizione “concreto e allo stesso tempo ambizioso: due ingredienti che servono per rilanciare un territorio, visibilmente congelato, non solo urbanisticamente, agli anni ‘80.” L’Ing. Mario di Rocco ha improntato il suo intervento sulla necessità del nostro Comune di aderire al “patto dei sindaci” per le energie rinnovabili e che “le nuove tecnologie possono aiutare a risolvere i problemi legati alla sicurezza, alla partecipazione alla vita democratica, all’ecologia. E i giovani, per una naturale ragione generazionale, sono i più indicati per intraprendere questo tipo di strada e di obiettivi concreti”.

L’Ing. Daniele Sparagna, ha ribadito l’importanza di separare la politica dalla gestione, e la vasta unione a supporto di Gerardo Stefanelli nasce proprio dal desiderio di condividere delle competenze per rinnovare il modo di gestire il comune e di erogare i servizi ai cittadini “è come se per tanti anni, osservando un bambino che punta il dito verso l’alto, ci fossimo soffermati a guardare il dito, piuttosto che il cielo a cui puntava”

Alfonso Artone si è soffermato in particolare sulla necessità per il nostro Comune di aderire ai progetti europei e ai bandi “proprio come altri <<normali>> ed avanzati Comuni già fanno, e di innovare il territorio accorciando le distanze tra la pubblica amministrazione e la società civile, in modo da garantire “più trasparenza, efficienza, ed economicità”. Ha infine dichiarato: “vivere nel nostro Comune è una scelta coraggiosa, ed è quella che io come tanti altri abbiamo fatto per amore della nostra terra e con la speranza di cambiarne finalmente condizione e destino. Le amministrazioni precedenti hanno invece utilizzato strumenti costantemente obsoleti e palesemente inefficaci nel nostro territorio, come è sotto gli occhi di tutti, e purtroppo si stanno cronicamente ancora proponendo ai nostri concittadini – con vesti e sigle mutate, ma con anagrafe e protervia immutata di ciascuno di essi. È giunto quindi il momento di operare un cambio generazionale ad una classe politica che ha concluso tristemente il suo corso. È dunque ora di cambiare!”.

(nella foto da sinistra: Francesco Treglia, Alfonso Artone, Luigi Famiglietti, Marcello Cipriano)

Smart Cities, Informatizzazione e Sostenibilità Ambientale

Intervista ad Alfonso Artone : informatica, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, ed open source grazie ai fondi europei.

 

Lei spinge molto, sul concetto di “Smart Cities”. Cosa intende esattamente?

Le Smart Cities sono le città che realizzano l’innovazione sociale attraverso riforme infrastrutturali e tecnologiche. Esse risolvono i problemi sociali legati alla crescita e alla qualità della vita attraverso l’ascolto e il coinvolgimento di cittadini, imprese e associazioni. Innovare Minturno vuol dire accorciare le distanze tra il cittadino e la macchina amministrativa, rendendo i servizi più immediati, fruibili e trasparenti.

Concretamente, come intende innovare il suo comune?

Il primo importante step a mio parere è proporre il censimento digitale degli indirizzi mail e dei contatti social della popolazione. Ciò consentirebbe di accorciare le distanze tra Comune e cittadino: ad esempio aggiornandolo su nuovi servizi, su concorsi, eventi. In aggiunta, si dovranno poter richiedere ed ottenere certificati online, con tempistiche certe monitorate sul web e maggiore trasparenza. Più in avanti, tante sono le innovazioni che si potranno realizzare, magari con i fondi erogati dalla Digital Agenda Italiana per “Smart Cities”. Si pensi ad esempio ai famosi lampioni intelligenti, che consumano nettamente meno (sono a led) e sono anche piattaforma di servizi multimediali: sono utilizzabili per videosorveglianza, per servizi interattivi o per portare, sfruttando la rete elettrica, la connessione internet veloce dove essa non arriva. O ai parcheggi intelligenti, sui cui ticket al posto dell’orario è riportato un codice a barre che l’addetto “legge” con lo smartphone: grazie ad essi è possibile pagare il parcheggio o prolungare la validità del proprio ticket senza recarsi in macchina da terminale, o via sms.

Come possono avvantaggiarsi le persone meno avvezze all’ utilizzo di nuove tecnologie o che non hanno una connessione internet? Per esempio tanti anziani…

Vanno creati punti di accesso ad internet, anche de-localizzati, con personale di assistenza presso il Comune o presso associazioni culturali, giovanili, o nei centri anziani, magari volontari. Oppure, vanno incentivati corsi gratuiti di formazione informatica di primo livello.

E per innovare il Turismo, ha qualche idea?

Certamente, ad esempio la creazione di un portale turistico di Minturno, in sinergia con Città del Golfo, che contenga informazioni turistiche, orari dei bus, convenzioni… e con la creazione di un calendario turistico online, condiviso anche via social networks. Si potrebbe anche creare una “app” informativa per smartphone e tablet. Oggi costano davvero pochissimo.

Come migliorerebbe la macchina amministrativa del Comune?

Innanzitutto ritengo che Minturno debba valutare il passaggio al software Open Source (risparmio di circa 400 € a postazione). Inoltre, ritengo sia necessaria la realizzazione di una intranet comunale per facilitare il lavoro negli uffici, e che si riduca drasticamente il cartaceo, passando all’utilizzo dei sistemi di archiviazione elettronica.

Teniamo presente che le tecnologie hanno rivoluzionato tutti i settori, ma uno dei più resistenti è proprio la PA. Gran parte dei siti web dei Comuni è stata realizzata dai cosiddetti APB (“Amici Più Bravi): “smanettoni” che hanno creato siti poco fruibili o magari solo di “vetrina”: in realtà l’approccio dal basso, “libero”, può creare seri problemi quando si tratta di diritti essenziali. 

a Minturno il primato dei Disoccupati

MINTURNO — «Statistiche alla mano, le Amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli anni a Minturno, perlomeno nella politica del lavoro, hanno clamorosamente fallito».

articolo comparso sul quotidiano “il Tempo” il 04/03/2007

Questa la sintesi di un’inchiesta condotta da Alfonso Artone per conto dell’Angolo, il periodico d’informazione in distribuzione gratuita edito dal Centro Culturale Don Milani di Scauri, il cui responsabile è don Simone Di Vito, parroco di S.Albina. Con dati ricavati dall’Ancitel, dall’Istat e dai Comunisti Italiani, l’autore del servizio snocciola una serie di dati, secondo i quali Minturno, dopo Castelforte, ha la più bassa percentuale di occupati del Golfo di Gaeta. “Il Comune di Minturno -si legge nell’articolo di Artone- vanta 18.440 abitanti, distribuiti in 6070 nuclei familiari, con una media di 2,93 componenti ciascuno. Sul territorio risultano insistere 33 attività industriali, con 170 addetti (pari al 5,75% della forza del lavoro occupata), 449 attività di servizio, con 743 addetti (25,13%), altre attività di servizio con 1459 addetti (49,34%). Inoltre ci sono 54 attività commerciali con 585 addetti, pari al 19,78%. facendo un rapido conto, vuol dire che risultano occupati complessivamente 2957 individui nel nostro Comune, pari al 16,60% del numero complessivo di abitanti. Confrontando i dati con gli altri Comuni “vicini di casa” si evince che stanno tutti meglio di noi. Formia ha il 27,31% di occupati, Gaeta 25,96%, Fondi 21,46%, la piccola Spigno 20,85%, SS.Cosma e Damiano 20,79%. Sta peggio di Minturno, ma non di molto, la sol Castelforte con il 14,96%. Per comprendere meglio la situazione -prosegue Artone- va sottolineato che se Minturno avesse la medesima percentuale di occupazione di Formia, ci sarebbero 1900 posti di lavoro in più. La bassa percentuale di occupati di Minturno è davvero inquietante, anche considerando che nei 2957 posti di lavoro è incluso anche chi ha un’attività in proprio, chi è impiegato da tantissimi anni e chi lavora a Minturno ma è residente altrove.” L’inchiesta parte dalle promesse di lavoro dei politici ed è per questo che si chiude chiedendosi . Intanto, sempre dalla Parrocchia di S.Albina di Scauri, giunge la notizia che il Cardinale di Cracovia, Stanislaw Dziwisz, ha ringraziato la comunità parrocchiale per l’invio della foto del presepe allestito, nelle quali erano raffigurati i lager di Auschwitz. G.C.