albero

un grande albero di Natale

Articolo tratto dal mensile “l’Angolo” dicembre 2006

Per la seconda domenica di Avvento i ragazzi e le ragazze della nostra parrocchia frequentanti l’ACR (Azione Cattolica Ragazzi) , tra i nove e i tredici anni si sono incontrati per riflettere su cosa significa l’attesa della Nascita di Gesù per i giovani Cristiani della loro età.

Si è partiti con una riflessione sulla vita di S. Francesco: un santo che  ha rinunciato alla “bella vita”, fatta di soldi, lusso e falsi ideali, per predicare  la bellezza della vita, che è vera quando è priva di falsi valori e di false amicizie, illuminata da Dio e dal creato, ed è di chi sa gioire delle piccole cose, e non “copia” la vita di qualcun altro. Privarsi di tutto, in poche parole, ha aiutato Francesco ad apprezzare tutte le cose, anche quelle apparentemente insignificanti. Si e’ poi passati alla lettura del brano del giovane ricco (Mt 19, 16-30) ,che al contrario fece scelte diametralmente opposte: non rinunciò alle sue ricchezze, come richiestogli da Gesù, e se ne andò via triste perchè non riuscì a soddisfarLo. Ci si e’ domandati: che cosa è successo poi a questo giovane? Ne conosciamo forse nome e cognome, come per S. Francesco? Se questo giovane aveva una vita così “bella” perché nessuno la ricorda? L’impossibilità di rispondere a queste domande è già di per se una risposta.

Si e’ poi passati al lavoro di gruppo:individuare le cose superflue che ognuno di noi ha, e a cui dà forse troppa importanza. I ragazzi hanno scritto a turno un lungo elenco, costituito soprattutto da .. tutte quelle cose che spesso chiedono ai loro genitori per regalo di Natale, ammettendo agli altri, e soprattutto a loro stessi, che ne potrebbero fare facilmente a meno! Di qui, si e’ passati a riflettere sulle cose belle che ciascuno di loro sa di avere nella propria  vita, e sulle quali si dovrebbe investire: hanno quasi tutti individuato la famiglia, gli amici, lo sport (quello sano), e anche l’ACR (per la gioia dei compagni e degli educatori)

L’ultima riflessione e’ stata sulle buone intenzioni, intese come progetti costruttivi per il Natale: si e’ passati dalle promesse di essere più servizievoli a casa e aiutare i più poveri, ad allestire un bell’albero di Natale tutti insieme….

E proprio quest’ultimo desiderio  dovrebbe essere una lezione per noi adulti: I ragazzi, sanno gioire anche di cose semplicissime, come preparare un albero di Natale o un presepe con gli amici e le persone care, condividendo con loro  l’aria magica che si respira a Natale, per trasformarla in un progetto. Al di là di quello che troveranno, probabilmente,  come regalo.

Buon Natale a tutti.

Alfonso Artone