La Class Action

Articolo Comparso sul mensile “l’Angolo” – dicembre 2007

Il Senato ha approvato recentemente la cosiddetta “Class Cation”, ovvero l’azione collettiva risarcitoria: anche se è cosa diversa dalle class action americane, rappresenta a nostro avviso un passaggio storico per la tutela dei cittadini – consumatori in Italia. Si tratta infatti di uno strumento per garantire una più efficace, anche se migliorabile, tutela dei consumatori nelle controversie di massa, la cui importanza è già stata riconosciuta dalla Commissione europea.

 

Cerchiamo quindi di capire nel dettaglio cos’è questa nuova norma introdotta in Italia, da molti definita rivoluzionaria, che pur non introducendo nuovi diritti dei consumatori, rende più facilmente esercitabili quelli già esistenti in caso di violazione; in pratica viene eliminata in parte la necessità di ricorrere a cause individuali, che possono essere particolarmente gravose soprattutto in caso di controversie di basso valore economico.

 

Ecco qualche concerto esempio in cui potrà essere utilizzata l’azione collettiva risarcitoria:

– restituzione da parte della banca di una commissione illegittimamente addebitata sui conti correnti di migliaia di utenti;
– risarcimento dei danni causati ai risparmiatori da una frode finanziaria e da un prodotto difettoso, da una pratica commerciale sleale, da un comportamento anticoncorrenziale (per asempio un aumento di prezzo dovuto ad un cartello);
– rimborso del prezzo pagato e dei danni causati da disservizi come il black out energetico, i viaggi organizzati annullati, i voli cancellati.

L’azione risarcitoria collettiva, molto diversa dalla class action americana, è già stata introdotta in diversi Paesi europei e non sarà uno strumento che mette a rischio aziende e lavoratori. Al contrario, permetterà finalmente ai consumatori di giocare un ruolo attivo e, affiancandosi alla vigilanza e al controllo da parte delle autorità pubbliche, renderà più efficiente il mercato e favorirà lo sviluppo economico.

 

Alfonso Artone