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Scegliamo il futuro

 

Cara Amica, Caro Amico,

Ecco.

Siamo giunti alla fine di questa campagna elettorale, e tutti noi cittadini di Minturno siamo ora chiamati alla scelta decisiva: Gerardo Stefanelli, oppure Paolo Graziano.  Se Gerardo vincerà, grazie alla nuova legge e non essendo stati fatti accordi, dieci consiglieri (su sedici totali) della coalizione – che lo hanno supportato e che hanno costruito il programma insieme a lui – entreranno in Consiglio Comunale. E la Giunta sarà costituita da persone in gran parte giovani che non hanno mai rivestito ruoli nelle passate amministrazioni di Sardelli e Graziano. Anche io ho lavorato alla costruzione del programma della coalizione per Gerardo Stefanelli Sindaco: un programma partecipato con la gente e con le categorie sociali, ma  – soprattutto –  un programma costruito con competenza ed onestà.  Si tratta di un programma ambizioso che rappresenta il punto di arrivo di una città ideale, quella che tutti noi vorremmo avere entro cinque anni e che potrà certamente realizzarsi grazie al contributo di tutta la cittadinanza. Persino il nostro avversario ha dovuto ammettere, alla fine, che l’obiettivo della “bandiera blu” non è poi così irrealizzabile.

 

Durante questa campagna elettorale, particolarmente dura, abbiamo dovuto subire violenti attacchi personali e  smentire voci false sostenute (con ipocrita convinzione) da persone inimmaginabili! Non siamo avvezzi al “pettegolezzo”, e tuttavia siamo riusciti a smentire, con i fatti, dicerie  perfino assurde e ridicole ( un camion di mozzarelle in cambio di voti, per dirne una…. )

Ora, dunque, possiamo finalmente scegliere in libertà!  Ogni polemica è chiusa, come lo sarà domani la campagna elettorale. Davanti a noi abbiamo due scelte possibili: il passato, che purtroppo ben conosciamo, oppure il futuro, che si apre a concrete speranze, finalmente.

 

Vi invito dunque a scegliere il futuro:  Gerardo Stefanelli. Un giovane competente, forte e deciso nel carattere, ricco di entusiasmo. Un giovane che ha saputo dare grinta e far crescere la squadra che di cui si è circondato, e di cui sono felicissimo ed orgoglioso di far parte.

 

Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.

 

Alfonso Artone

 

Alfonso Artone (PD) al Consiglio comunale di Minturno: un amministratore giovane per una politica di lungo periodo

Cara amica, caro amico,

Sono Alfonso Artone, ho 37 anni, sono sposato con Rossella Pimpinella e ho due bambini di tre e cinque anni. Dall’età di circa diciotto anni mi dedico al volontariato, soprattutto come educatore, e dall’età di ventiquattro lavoro a Roma, dove mi reco quotidianamente di primissima mattina per tornare a sera. Come molti di voi, sono dunque un pendolare. Continuare a vivere nel Comune di Minturno è stata, per la mia famiglia, una scelta di vita: sofferta, ma convinta. Io amo la nostra terra, e proprio per questo credo che Minturno, e ogni sua frazione, meriti finalmente una amministrazione giovane, non solo anagraficamente, quanto piena di forza e voglia di cambiare, di migliorare, di innovare e rinnovarsi.  Si può essere “giovani” con lo spirito anche a tarda età, se Dio ci aiuta, ma anche se si possiede la mentalità giusta, nel rispetto degli altri.

Sono quindi certo che il lavoro, come pure l’assistenza ai più anziani e ai meno fortunati, debbano essere un dovere e una priorità in ogni programma politico. Inoltre, il nostro Comune merita pulizia e ripristino della legalità, e soprattutto  un turismo che sappia valorizzare e non degradare il nostro territorio: esso merita rispetto anche per la sua storia, oltre che per la sua fortunata e sempre mal gestita “geografia”. I bambini e i giovani necessitano di spazi sicuri per giocare e per il tempo libero, oltre a prospettive di sana crescita intellettuale, fisica e lavorativa. Queste saranno dunque le linee guida del mio operare, col vostro contributo, se mi darete la vostra fiducia.

 

Cordialmente

Alfonso Artone

Candidato PD alla carica di Consigliere Comunale, nel Comune di Minturno.

IL MIO CURRICULUM

Nato nel 1974, Alfonso è laureato in Economia e risiede in Scauri (LT.) Dopo aver lavorato vari anni alle dipendenze di una multinazionale americana, la Tyco Electrnonics, è approdato all’A.N.C.I. – l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – dove è responsabile degli adempimenti per le Certificazioni, Privacy, Sicurezza dei Dati, Logistica ed Acquisti.

Da sempre è impegnato nel sociale, soprattutto nell’Azione Cattolica Italiana- con ruoli di responsabilità ed educativi nel settore Giovani e Ragazzi e dal 2011 nel settore Famiglie insieme alla moglie, Rossella Pimpinella. Per questa associazione in otto anni ha realizzato personalmente circa 250 incontri a carattere formativo, decine di eventi sociali e di beneficenza, e numerosi campi estivi a carattere formativo.

Con l’ANCI si è recato all’Aquila per supportare i comuni duramente colpiti dal terremoto nell’ “Emergenza Abruzzo”, ricevendo una medaglia al valore dal Presidente dell’ANCI e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.

“Gli Angeli di Rock Castle”, la sua opera prima, ha vinto il premio Belgioioso Giallo ed è stata  finalista al “Creatività e Scienza” di Salerno nel 2009, dove ha conquistato anche il premio miglior copertina, è l’opera prima di Alfonso Artone.

E’ un’opera nata quasi per gioco durante le ore che trascorre quotidianamente in treno per recarsi al lavoro. E’ questo un giallo scientifico che tratta il tema quanto mai attuale del rispetto della vita. Con ben cinque ristampe,ha riscosso un inaspettato successo, anche grazie al popolo della rete.

“Gli Angeli di Rock Castle”  può vantare svariate recensioni su siti come IBS, la Feltrinelli, Yahoo, ed Anobii e la pagina pubblica dell’autore su Facebook conta diverse centinaia di iscrizioni.

E’ stato invitato a numerosi dibattiti, interviste e presentazioni.  L’immagine in copertina, vincitrice del premio Creatività e Scienza Città di Salerno 2009, è stata realizzata dalla sorella dell’autore, Lara Artone, nota illustratrice che ha lavorato, per la Oxford University press, i Musei Vaticani e la RAI ed altre case editrici internazionali.

Alfonso Artone ha contribuito alla realizzazione del Bilancio Sociale ANCI edizioni 2008,2009 e 2010, dei volumi “Le principali indicazioni dell’ANCI nell’ambito delle risorse umane” edizioni 2007 e 2008 e del bilancio di mandato ANCI 2004-2009. Ha scritto  articoli su vari blog, e dal 2003 al 2007 a scritto per il periodico “l’Angolo” del Centro Culturale Don Milani articoli che sono stati spesso ripresi da varie testate giornalistiche locali e nazionali (es: il tempo, il messaggero). E’ il fondatore e presidente di Aquadro, Associazione Culturale dedicata alla diffusione e alla promozione della Cultura nel sud pontino.

Smart Cities, Informatizzazione e Sostenibilità Ambientale

Intervista ad Alfonso Artone : informatica, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, ed open source grazie ai fondi europei.

 

Lei spinge molto, sul concetto di “Smart Cities”. Cosa intende esattamente?

Le Smart Cities sono le città che realizzano l’innovazione sociale attraverso riforme infrastrutturali e tecnologiche. Esse risolvono i problemi sociali legati alla crescita e alla qualità della vita attraverso l’ascolto e il coinvolgimento di cittadini, imprese e associazioni. Innovare Minturno vuol dire accorciare le distanze tra il cittadino e la macchina amministrativa, rendendo i servizi più immediati, fruibili e trasparenti.

Concretamente, come intende innovare il suo comune?

Il primo importante step a mio parere è proporre il censimento digitale degli indirizzi mail e dei contatti social della popolazione. Ciò consentirebbe di accorciare le distanze tra Comune e cittadino: ad esempio aggiornandolo su nuovi servizi, su concorsi, eventi. In aggiunta, si dovranno poter richiedere ed ottenere certificati online, con tempistiche certe monitorate sul web e maggiore trasparenza. Più in avanti, tante sono le innovazioni che si potranno realizzare, magari con i fondi erogati dalla Digital Agenda Italiana per “Smart Cities”. Si pensi ad esempio ai famosi lampioni intelligenti, che consumano nettamente meno (sono a led) e sono anche piattaforma di servizi multimediali: sono utilizzabili per videosorveglianza, per servizi interattivi o per portare, sfruttando la rete elettrica, la connessione internet veloce dove essa non arriva. O ai parcheggi intelligenti, sui cui ticket al posto dell’orario è riportato un codice a barre che l’addetto “legge” con lo smartphone: grazie ad essi è possibile pagare il parcheggio o prolungare la validità del proprio ticket senza recarsi in macchina da terminale, o via sms.

Come possono avvantaggiarsi le persone meno avvezze all’ utilizzo di nuove tecnologie o che non hanno una connessione internet? Per esempio tanti anziani…

Vanno creati punti di accesso ad internet, anche de-localizzati, con personale di assistenza presso il Comune o presso associazioni culturali, giovanili, o nei centri anziani, magari volontari. Oppure, vanno incentivati corsi gratuiti di formazione informatica di primo livello.

E per innovare il Turismo, ha qualche idea?

Certamente, ad esempio la creazione di un portale turistico di Minturno, in sinergia con Città del Golfo, che contenga informazioni turistiche, orari dei bus, convenzioni… e con la creazione di un calendario turistico online, condiviso anche via social networks. Si potrebbe anche creare una “app” informativa per smartphone e tablet. Oggi costano davvero pochissimo.

Come migliorerebbe la macchina amministrativa del Comune?

Innanzitutto ritengo che Minturno debba valutare il passaggio al software Open Source (risparmio di circa 400 € a postazione). Inoltre, ritengo sia necessaria la realizzazione di una intranet comunale per facilitare il lavoro negli uffici, e che si riduca drasticamente il cartaceo, passando all’utilizzo dei sistemi di archiviazione elettronica.

Teniamo presente che le tecnologie hanno rivoluzionato tutti i settori, ma uno dei più resistenti è proprio la PA. Gran parte dei siti web dei Comuni è stata realizzata dai cosiddetti APB (“Amici Più Bravi): “smanettoni” che hanno creato siti poco fruibili o magari solo di “vetrina”: in realtà l’approccio dal basso, “libero”, può creare seri problemi quando si tratta di diritti essenziali.