calendario papa francesco

Un calendario dedicato a Papa Francesco

Questa l’iniziativa della parrocchia di S. Albina e del centro culturale “don Lorenzo Milani” che hanno dedicato il calendario murale “l’Uomo dell’anno” al Papa che “non ha cambiato solo le parole: ha cambiato la musica”, come ha voluto sottolineare Nancy Gibbs, direttore del Times, motivando la scelta di eleggere a uomo dell’anno Papa Bergoglio, il terzo dopo Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ma l’unico ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento dopo soli 8 mesi di pontificato. Il calendario è costituito da dodici foto del Papa, scattate da don Simone Di Vito nel viaggio a Rio per la giornata mondiale della Gioventù, all’incontro con i Vescovi italiani e all’udienza con Giornalisti, accompagnate da un messaggio che Papa Francesco dona giornalmente a ciascuno di noi:“ Sono un peccatore cui Dio ha guardato”;”L’unica guerra che tutti dobbiamo combattere è quella contro il male”;”Si alzi forte in tutta la Terra il grido della pace”;“La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità”;”Il segreto della vita cristiana è l’amore. Solo l’amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nei cuori”;”Cari giovani non abbiate paura di fare passi definitivi nella vita. Abbiate fiducia, il Signore non vi lascia soli”;”Ringrazio tutti i missionari, uomini e donne che lavorano tanto per il Signore e per i fratelli, senza fare rumore”; “Abbiate cura della creazione; ma soprattutto abbiate cura delle persone che non hanno il necessario per vivere”;”Se i beni materiali ed il denaro diventano il centro della vita, ci afferrano e ci fanno schiavi”;”Partecipiamo troppo spesso alla globalizzazione dell’indifferenza, cerchiamo invece di vivere una solidarietà globale”;”Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà”;”Seguire Gesù significa condividere il suo amore misericordioso per ogni essere umano”. Ci auguriamo davvero che questi messaggi restino affissi nei nostri muri, ed impressi nei nostri cuori.

 

Articolo comparso su “l’Avvenire” del 12/01/14